I colloqui a fini investigativi

  I cosiddetti colloqui a fini investigativi condotti da investigatori della DIA e dei Servizi centrali o interprovinciali delle Forze di Polizia istituiti per il contrasto alla criminalità organizzata, sono previsti per favorire la collaborazione di internati o di detenuti con l’Autorità giudiziaria. La disciplina dei colloqui viene delineata dall’art. 18-bis (Colloqui a fini investigativi) della Legge sull’ordinamento penitenziario e le autorizzazioni sono previste in capo al Ministro della Giustizia, al Ministro dell’Interno (per casi di urgenza in materia di terrorismo) o al PM competente in caso di detenuti non ancora condannati, secondo un articolato sistema di coordinamento e di reciproca informazione tra le parti interessate che deve far capo al Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo per le funzioni proprie di impulso e coordinamento.

  “I Codici per l’attività di Polizia Penitenziaria”, di Piero Luigi Vigna e Roberto Alfonso, giunti alla IV edizione, offrono, in quasi 1300 pagine, un’esaustiva panoramica sulla normativa di riferimento, costituita tra l’altro, dai Codici penale e di procedura penale e dalla legislazione speciale penale di maggior interesse per l’attività di polizia penitenziaria, disponibile anche in modalità QR Code.

 

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      “I Codici per l’attività di Polizia Penitenziaria”, di Piero Luigi Vigna e Roberto Alfonso

 

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