Stefano Pitino

Il Generale Stefano Pitino è laureato in Giurisprudenza e in Scienza della sicurezza economica e finanziaria. Dopo aver frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza, presta servizio quale ufficiale istruttore presso il Battaglione di Portoferraio, in seguito del quale ottiene il primo incarico operativo presso la 1° compagnia di Catania, poi trasferito a Cervia e quindi a Ponte Chiasso dove è promosso Capitano.

Dalla Romagna dove ha comandato la Compagnia di Forlì, viene trasferito a Roma, presso il Nucleo Centrale di Polizia Tributaria.

Comanda per un anno la Sezione Frodi alimentari per poi essere trasferito alla 1° Sezione Stupefacenti, con il grado di Maggiore. Da Tenente colonnello, dopo aver guidato il 1° Gruppo delle Sezioni stupefacenti, lotta alla criminalità organizzata, tutela del patrimonio artistico, lotto e lotterie, è stato trasferito al comando del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro.

Richiamato a Roma è stato nuovamente assegnato al comando del 1° Gruppo congiuntamente a quello del neo istituito GICO (Gruppo investigazioni sulla criminalità organizzata).

In quell’anno nasce la DIA (Direzione investigativa antimafia) dove regge la 2° Divisione del II Reparto per poi essere trasferito a Catania quale Capo Centro.

Rientrato nel corpo con il grado di Colonnello, comanda a Catanzaro la 20° Legione dove rimane fino alla promozione come Generale di brigata.

Quindi è trasferito a Palermo dove è al comando della Regione Sicilia per tre anni.

Rientrato a Roma viene destinato alla Scuola di Perfezionamento per le FF.PP. quale Capo del II Servizio, ricoprendo anche il ruolo di insegnante.

Tra i corsi frequentati e i relativi titoli conseguiti è rilevante ricordare: il IX Corso di Alta formazione, il corso di analisi e investigazioni a Glyco (Georgia, USA), oltre che svariati corsi professionali propri della Guardia di Finanza.

Ha collaborato per la lotta alla mafia, alla ‘ndrangheta e alla criminalità organizzata con le Procure di Torino, Busto Arsizio, Milano, Roma, Catanzaro, Reggio Calabria, Crotone, Catania e Palermo.

Proprio in quest’ultima ha lavorato in particolare con l’allora G.I. della 6° Sezione Penale, il dottor Giovanni Falcone.