Le statistiche del Ministero della Giustizia riportano che al 30 giugno 2024, negli istituti di pena italiani, erano presenti quasi 61.500 detenuti, dei quali oltre 19.213 stranieri. In proposito, l’art. 35 (Detenuti ed internati stranieri) del “Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà” (D.P.R. 230/2000), stabilisce che l’ordinamento e l’Amministrazione penitenziaria devono “tenere conto delle loro difficoltà linguistiche e delle differenze culturali. Devono essere favorite possibilità di contatto con le autorità consolari del loro Paese”, favorendo “l’intervento di operatori di mediazione culturale, anche attraverso convenzioni con gli enti locali o con organizzazioni di volontariato”.
Il funzionamento della vita carceraria e i contenuti specifici della legge 354/1975 sono illustrati e approfonditi articolo per articolo nel “Codice Penitenziario Commentato”, a firma di Giovanni Russo e Santi Consolo, rispettivamente Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Garante per i diritti dei detenuti della Regione Sicilia.
“Codice Penitenziario Commentato” di Giovanni Russo e Santi Consolo
I diritti dei detenuti e il funzionamento della vita carceraria
Le statistiche del Ministero della Giustizia riportano che al 30 giugno 2024, negli istituti di pena italiani, erano presenti quasi 61.500 detenuti, dei quali oltre 19.213 stranieri. In proposito, l’art. 35 (Detenuti ed internati stranieri) del “Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà” (D.P.R. 230/2000), stabilisce che l’ordinamento e l’Amministrazione penitenziaria devono “tenere conto delle loro difficoltà linguistiche e delle differenze culturali. Devono essere favorite possibilità di contatto con le autorità consolari del loro Paese”, favorendo “l’intervento di operatori di mediazione culturale, anche attraverso convenzioni con gli enti locali o con organizzazioni di volontariato”.
Il funzionamento della vita carceraria e i contenuti specifici della legge 354/1975 sono illustrati e approfonditi articolo per articolo nel “Codice Penitenziario Commentato”, a firma di Giovanni Russo e Santi Consolo, rispettivamente Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Garante per i diritti dei detenuti della Regione Sicilia.
“Codice Penitenziario Commentato” di Giovanni Russo e Santi Consolo