La Corte d’Appello di Brescia ha recentemente dichiarato “manifestamente inammissibile” per profili procedurali e sostanziali, la richiesta di revisione presentata da Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati per la “strage di Erba” del 2006, con 4 vittime. Secondo il Collegio, difettano infatti i requisiti della “novità” dei fatti addotti e della “inidoneità” a confutare le prove alla base della condanna, trattandosi di doglianze già espresse dai condannati nei precedenti gradi di giudizio. Manca inoltre la legittimazione del magistrato proponente, sostituto procuratore presso la Corte d’Appello di Milano.
La disciplina della revisione delle sentenze di condanna penale è definita dagli articoli 629 (Condanne soggette a revisione) e seguenti del Codice di procedura penale ed è consultabile nel volume di Roberto Alfonso e Piero Luigi Vigna “Codice penale. Codice di procedura penale Norme speciali”, giunto alla XXXIII edizione.
“Codice penale. Codice di procedura penale Norme speciali” di Piero Luigi Vigna e Roberto Alfonso