I clan della criminalità barese mettono le mani sul settore “giochi”. A scoprirlo, la Guardia di Finanza, che ha appena concluso un’indagine che ha portato all’emissione, da parte del Gip, di 36 ordinanze di custodia cautelare in carcere. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bari, in collaborazione con i colleghi del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma hanno eseguito 36 ordinanze (27 ordinanze in carcere e 9 agli arresti domiciliari), al termine di complesse ed articolate indagini condotte dal Gico sotto la direzione della Dia della Procura di Bari.
L’indagine scaturisce dalla denuncia per usura ed estorsione di un piccolo imprenditore barese titolare di una rivendita di tabacchi che, in difficoltà economiche, si era rivolto al titolare di un’impresa di apparecchi da gioco che in cambio del prestito in denaro avrebbe dovuto corrispondere interessi usurari e l’installare esclusivamente le sue slot machine presso la tabaccheria.
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