Con sentenza n. 43093/2021 la III Sezione penale della Cassazione confermava la configurabilità del delitto di cui all’art. 409 (Vilipendio delle tombe) quando l’autore della condotta – pur senza ledere la dignità del defunto – compie azioni in danno degli oggetti posti sulle tombe. Nel caso in questione, il condannato aveva danneggiato fiori e piante posti sulla tomba, sottraendo anche un cero. Secondo la Cassazione, ciò costituisce atto di dispregio verso i familiari del defunto e verso il loro vivo sentimento di pietà.
Il Libro II del Codice Penale , al Titolo IV, contiene il Capo II “Dei delitti contro la pietà dei defunti” contiene le previsioni a tutela dei sepolcri, delle cerimonie religiose e dei luoghi di culto a ciò deputati e delle manifestazioni di pietà verso i defunti. Il quadro normativo di riferimento è consultabile nel volume di Roberto Alfonso e Piero Luigi Vigna “Codice penale. Codice di procedura penale Norme speciali”, giunto alla XXXIII edizione.
“Codice Penale. Codice di procedura penale, norme speciali” di Piero Luigi Vigna e Roberto Alfonso