I delitti contro l’autorità delle decisioni giudiziarie

  Con sentenza di annullamento n. 36518/2020, la Cassazione (Sez. IV) ha ripercorso i contorni del reato di evasione (art. 385 C.P.): l’occasione è stata il ricorso di un uomo – condannato in appello per essersi allontanato dagli arresti domiciliari – il quale tuttavia si era subito presentato a un Comando Carabinieri chiedendo di essere incarcerato perché incapace di sostenere la convivenza con il coniuge.

   Secondo la Corte, pur essendo integrato il fatto-reato, in presenza di un dolo generico configurabile nell’azione di allontanamento intenzionale dal luogo di detenzione, la condotta concreta dell’uomo è risultata di lieve offensività, trattandosi di un allontanamento breve e non reiterato, senza alcuno scopo effettivo di sottrarsi alla detenzione. Pertanto, è stato ritenuto applicabile l’art. 131 bis. (Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto) del Codice Penale.

   Il Libro II del Codice Penale, al Titolo III contiene il Capo II “Dei delitti contro l’autorità delle decisioni giudiziarie”. Il quadro normativo di riferimento è consultabile nel volume di Roberto Alfonso e Piero Luigi Vigna “Codice penale. Codice di procedura penale Norme speciali”, giunto alla XXXIII edizione.

 

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          “Codice penale. Codice di procedura penale Norme speciali” di Roberto Alfonso e Piero Luigi Vigna

 

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