Il traffico di opere d’arte e la protezione del patrimonio culturale

  Sul finire del 2024, i Carabinieri di Cattolica Eraclea (AG) hanno ricevuto una denuncia contro ignoti, responsabili di aver scavato, lasciando vistose buche, all’interno di un’area archeologica del locale comune, dove sorse l’antica città di Eraclea Minoa. L’azione delle Forze dell’ordine contro i tombaroli è estesa e riguarda numerose aree del Sud e Centro Italia, dove fiorisce un traffico illecito considerevole. Se ne è avuta prova col ritrovamento di circa 7.000 pezzi, alcuni di grande valore, custoditi da un collezionista romano scoperto nel 2022 dagli agenti del X Distretto Lido della Polizia di Stato, il quale,  negli anni, avrebbe scavato abusivamente non solo nel Lazio ma anche in Veneto e in Sardegna.

  L’opera “La protezione del patrimonio culturale dalle aggressioni criminali” del Tenente Colonnello dei Carabinieri Silvio Mele illustra analiticamente la disciplina normativa di settore aggiornata e descrive i percorsi investigativi attraverso cui le Autorità monitorano il mercato nazionale e internazionale di riferimento per individuare beni sottratti al patrimonio statale o privato e commercializzati illecitamente in Italia e sulla rete internet.

 

                                                                     G3_I_La_protezione_del_patrimonio_culturale_dalle_aggressioni_criminali_di_Silvio_Mele_copertina400x560pixel

                 “La protezione del patrimonio culturale dalle aggressioni criminali” del Silvio Mele

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