Il coinvolgimento dell’imprenditore nell’attività mafiosa può assumere differenti gradazioni di compartecipazione e di effettiva utilità. La Cassazione, es. SS.UU. n. 33748/2005 ha nel tempo delineato questo complesso rapporto, alla ricerca di una adeguata e concreta definizione di imprenditore partecipe dell’associazione mafiosa, anche in assenza della “affectio societatis”, e imprenditore vittima o estorto nonché la natura dell’apporto dell’imprenditore estraneo all’associazione che decide comunque di darvi sostegno per un tornaconto personale.
L’opera “I rapporti tra mafia e impresa” a firma, tra gli altri, del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Giovanni Melillo, approfondisce in apposito capitolo “La qualificazione normativa dei rapporti tra mafia e impresa”.
“I rapporti tra mafia e impresa”, Giovanni Melillo, Enrico Contieri e Giuseppe Furciniti