La falsificazione dei mezzi di pagamento e il dispositivo antiricilaggio

  I finanzieri del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche e il Nucleo Speciale Polizia Valutaria hanno smantellato nei giorni scorsi, su delega della Procura della Repubblica di Forlì e con interessamento di EUROPOL, una rete criminale che vendeva sul dark web e su Telegram banconote false, documenti falsi e sostanze stupefacenti. Sono stati arrestati 3 responsabili del reato di “Falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate” (art. 453 C.P.), individuando il canale di vendita delle banconote illegali e di altri oggetti come carte identità, tesserini identificativi, patenti di guida, titoli di studio falsi e anche stupefacenti, pagati in criptovalute, ma anche in valuta a corso legale destinata a conti correnti riconducibili a soggetti prestanome.

  La disciplina sanzionatoria sulla falsificazione dei mezzi di pagamento e quella del dispositivo antiriciclaggio sono contenute nel Codice Penale e nel D.Lgs. 231/2007, consultabili nel volume “I Codici per l’attività di Polizia Economico finanziaria”, di Piero Luigi Vigna e Roberto Alfonso, che riporta le articolate normative di riferimento per giuristi e operatori del comparto.

 

                                                                           Laurus_Robuffo_I_Codici_per_l_attività_di_polizia_economico_finanziaria_di_Piero_Luigi_Vigna_Roberto_Alfonso_XXXII_edizione_2024_copertina400x560pixel_provvisoria

                “I Codici per l’attività di Polizia Economico finanziaria”, di Piero Luigi Vigna e Roberto Alfonso

 

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