L’attore e regista Antonio Albanese ha girato negli anni appena trascorsi il film “Grazie ragazzi” dedicato a una compagnia di attori, tutti detenuti nel carcere di Velletri, che porta in scena con successo l’opera “Aspettando Godot”.
L’art. 59 (Attività culturali, ricreative e sportive) prevede effettivamente che negli istituti di pena siano stabiliti programmi per attività culturali, ricreative e sportive “articolati in modo da favorire possibilità di espressioni differenziate” e “la partecipazione dei detenuti e internati lavoratori e studenti”. L’art. 76 del Regolamento, dedicato alle “Ricompense”, ammette anche che ai detenuti meritevoli possa essere accordato il coinvolgimento in attività ricreative, sportive o culturali.
La normativa dell’Ordinamento penitenziario è contenuta e illustrata, con pertinenti commenti, nel volume “Codice Penitenziario commentato”, a firma di Giovanni Russo, Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, e Santi Consolo Garante per i diritti dei detenuti della Regione Sicilia.
“Codice Penitenziario commentato” di Giovanni Russo e Santi Consolo
L’importanza dei programmi culturali negli istituti di pena
L’attore e regista Antonio Albanese ha girato negli anni appena trascorsi il film “Grazie ragazzi” dedicato a una compagnia di attori, tutti detenuti nel carcere di Velletri, che porta in scena con successo l’opera “Aspettando Godot”.
L’art. 59 (Attività culturali, ricreative e sportive) prevede effettivamente che negli istituti di pena siano stabiliti programmi per attività culturali, ricreative e sportive “articolati in modo da favorire possibilità di espressioni differenziate” e “la partecipazione dei detenuti e internati lavoratori e studenti”. L’art. 76 del Regolamento, dedicato alle “Ricompense”, ammette anche che ai detenuti meritevoli possa essere accordato il coinvolgimento in attività ricreative, sportive o culturali.
La normativa dell’Ordinamento penitenziario è contenuta e illustrata, con pertinenti commenti, nel volume “Codice Penitenziario commentato”, a firma di Giovanni Russo, Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, e Santi Consolo Garante per i diritti dei detenuti della Regione Sicilia.
“Codice Penitenziario commentato” di Giovanni Russo e Santi Consolo