A seguito di accertamenti della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, anche la Procura federale della FIGC starebbe indagando sulla presunta evasione fiscale di alcuni arbitri, che avrebbero omesso di dichiarare all’Erario i compensi percepiti per la direzione di gare internazionali. Tra i circa 50 fischietti coinvolti, nel calcio e nel calcio a 5, alcuni avrebbero peraltro già sanato la loro posizione, ma rischiano comunque un procedimento nell’ambito della giustizia sportiva.
Le contestazioni amministrative mosse dall’Amministrazione finanziaria – non essendovi importi evasi per singolo anno idonei a superare la soglia di punibilità penale – attengono all’infedele dichiarazione dei redditi dei compensi UEFA percepiti per le direzioni di gara internazionali svolte tra il 2018 e il 2022.
Le articolate normative di riferimento, il D.Lgs. 74/200 inerente ai reati tributari e il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) sono contenuti all’interno dei “I Codici per l’attività di Polizia Economico finanziaria”, curati dai magistrati Roberto Alfonso e Piero Luigi Vigna.
“I Codici per l’attività di Polizia Economico finanziaria”, di Roberto Alfonso e Piero Luigi Vigna.