Ecco il lancio dedicato dall’Agenzia a “Siamo davvero sicuri?” di Massimo Montebove e Antonella Marchisella
Libri: tra terrorismo e criminalita’, ‘Siamo davvero sicuri?’ Poliziotto e scrittrice intervistano vertici sicurezza Italia
(ANSA) – ROMA, 7 FEB – Il terrorismo e il razzismo, la criminalita’ e l’immigrazione, la sicurezza e il lavoro delle forze di polizia: sono le direttrici su cui si sviluppa ‘Siamo davvero sicuri?’, il libro (edizioni Laurus Robuffo) scritto da Massimo Montebove, poliziotto e responsabile della comunicazione per il sindacato di polizia Silp Cgil, e Antonella Marchisella, scrittrice che si e’ occupata di terrorismo e sicurezza. Alla domanda, i due autori rispondono attraverso una serie di interviste ai vertici della sicurezza italiana – dal ministro dell’Interno Marco Minniti al capo della Polizia Franco Gabrielli fino all’ex procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti – e a sociologi, psicologi ed esperti: il sociologo Alessandro Orsini, che smonta i luoghi comuni sulla sicurezza, lo psichiatra e psicoanalista Sarantis Thanopulos, che analizza la mente dei terroristi, il docente universitatio di demografia Gian Carlo Blangiardo, docente universitario di demografia, che analizza il rapporto sicurezza-immigrazione, l’esperto statunitense John Horgan, che affronta il fenomeno dal punto di vista internazionale, il segretario del Silp-Cgil Daniele Tissone, che delinea il ruolo delle forze di polizia. “Oggi nessun nessun Paese puo’ considerarsi totalmente al sicuro dalla minaccia terroristica – dice a Montebove e Marchisella il ministro Minniti – e questo perche’ il livello di prevedibilita’ degli attentati e’ via via diminuito nel tempo fino ad arrivare a quello che definisco rischio a prevedibilita’ zero”. “Dobbiamo essere consapevoli – sottolinea invece nell’intervista Gabrielli – che viviamo all’interno di una minaccia terroristica, insidiosa e duratura. Ed e’ prevedibile che i terroristi del sedicente Califfato continueranno a pianificare attacchi contro l’Europa per tentare di invertire il declino della loro organizzazione”. L’ex procuratore nazionale Roberti si sofferma invece sulla forza della ‘Ndrangheta, che oggi e’ “piu’ forte, piu’ ricca e piu’ radicata in territori diversi da quelli di origine” rispetto al passato. Mentre “mafia e camorra stanno tentando di riappropriarsi degli spazi perduti, in Italia e all’estero, soprattutto sul piano finanziario e imprenditoriale”.
(ANSA) GUI 07-FEB-18 16:14 NNNN
Per approfondimenti sul prodotto, cliccate sulla pagina del prodotto