A seguito del delitto verificatosi nell’abbazia di Vidor nel corso di un rito sciamanico, i Carabinieri hanno svolto numerosi accertamenti e, da ultimo, anche gli esami tossicologici sul cadavere della vittima 25enne che hanno confermato che il giovane avrebbe assunto il noto allucinogeno ayahuasca, un decotto di diversi vegetali amazzonici, che rientra tra le sostanze vietate di cui al D.P.R. 309/1990 (T.U. Stupefacenti)
I militari dell’Arma avevano svolto molti sopralluoghi negli spazi dell’abbazia e richiesto un memoriale sui fatti ai due curanderos sudamericani celebranti, che avevano negato però il consumo dell’allucinogeno durante la notte del ritrovo.
Il Capitolo Quattordicesimo del volume “La Polizia giudiziaria. Atti e attività” descrive “Gli accertamenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone”, occupandosi, tra l’altro, dell’ispezione di luoghi e di cose e degli accertamenti e rilievi, anche con i poteri di cui all’art. 354 C.p.p..
“La Polizia giudiziaria. Atti e attività” di Raffaele Cantone ed Enrico Contieri