Presso il Tribunale di Monza si sta celebrando un processo riferito a irregolarità nella gestione del conferimento rifiuti presso la piattaforma ecologica comunale di Sesto San Giovanni (MB).
Stando all’accusa, gli addetti alla discarica pubblica si sarebbero prestati, anche dietro modico compenso, ad accettare in smaltimento oggetti non consentiti o non accompagnati dal previsto Formulario Identificazione Rifiuti (FIR), rivedendo “in proprio” anche alcuni materiali riciclabili o rottami ferrosi giunti in discarica. Oltre 10 persone risultano imputate, anche con l’accusa di corruzione e peculato, per non aver osservato le ordinarie regole di accettazione dei materiali conferiti dalla cittadinanza o dalle imprese.
Il sistema normativo di presidio e di monitoraggio del ciclo dei rifiuti è illustrato nel volume “Codice dell’ambiente” di Alessio Scarcella, Magistrato della III Sezione Penale della Corte di Cassazione e fa riferimento al D.Lgs. 152/2006 (Norme in materia ambientale), che comprende, tra l’altro, norme a tutela del suolo, delle acque e dell’aria e disposizioni di monitoraggio e di contrasto all’abbandono dei rifiuti, anche grazie al tracciamento delle sostanze pericolose (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI) di cui all’art. 188-ter del Codice.