Nell’ambito dell’articolata frode al PNRR svelata alcuni mesi fa dalla Procura Europea e dalla Guardia di Finanza di Venezia è emerso che i responsabili dell’associazione per delinquere avevano coinvolto ignari commercianti al solo scopo di produrre false domande di finanziamento gravanti sugli stanziamenti del Piano: un commerciante pakistano, assai indebitato e attivo a Padova, avrebbe così scoperto, direttamente dai magistrati, che la sua società era stata ceduta a sua insaputa e aveva richiesto finanziamenti alla SIMEST, la società controllata da Cassa Depositi e Prestiti che si occupa del sostegno e dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’operazione rientrava nello schema fraudolento in danno dei finanziamenti PNRR che, secondo EPPO, ha coinvolto oltre 20 persone e che ha portato alla confisca di beni e valori per 600 milioni di euro.
Nel delicato scenario di attuazione del PNRR, si pone l’opera “Finanziamenti pandemici, bonus e P.N.R.R. Tutela penale e preventiva” a firma del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo e di due alti Ufficiali della Guardia di Finanza. Il volume, nell’offrire una ricca rassegna della normativa di riferimento, mira a sostenere le Amministrazioni e gli attuatori del Piano e dedica un importante focus alle forme di “controllo preventivo” da parte dell’Amministrazione finanziaria e anche ai controlli antiriciclaggio.