Evasione dagli istituti di detenzione: gli adempimenti della Direzione peniteniziaria

   Le cronache nazionali seguitano a trattare il caso dell’Istituto di pena minorile “Cesare Beccaria” di Milano, dove nelle ultime settimane si sono verificate alcune evasioni di minori, tra i quali due fratelli di origine egiziana, ritenuti responsabili delle recenti rivolte interne all’istituto.

   L’art. 77 (Infrazioni disciplinari e sanzioni) del D.P.R. 230/2000 (Regolamento recante norme sull’ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà) contempla anche l’evasione tra le condotte che, al di là delle autonome previsioni del Codice penale, sono punite sul piano disciplinare interno all’istituto. Il successivo art. 90 (Provvedimenti in caso di evasione) regola gli adempimenti della Direzione degli istituti in caso di evasione: oltre a darne immediata notizia alle locali Autorità di polizia, alla Procura della Repubblica, al Magistrato di sorveglianza e al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, la Direzione trattiene i beni dell’evaso per un anno e può successivamente porli in vendita.

   “I Codici per l’attività di Polizia penitenziaria”, giunti alla IV edizione, offrono, in quasi 1300 pagine, un’esaustiva panoramica sulla normativa di settore.

 

                                                                                  Laurus_Robuffo_A59PolPen_I_Codici_per_l_attività_di_Polizia_Penitenziaria_di_Piero_Luigi_Vigna_Roberto_Alfonso_IV_edizione_2024_copertina400x560pixel

                           “I Codici per l’attività di Polizia penitenziaria” di Roberto Alfonso e Piero Luigi Vigna

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