La Guardia di Finanza di Napoli ha recentemente sequestrato il “tesoro” di un importante boss camorrista degli Scissionisti di Secondigliano, che avrebbe anche ispirato il personaggio di Ciro Di Marzio nella nota Serie Gomorra.
I beni immobili (abitazioni e imprese) ritenuti riconducibili a un capoclan delle “Case Celesti” di Secondigliano condannato fino al 2077, hanno un valore complessivo di circa 19 milioni di euro, si trovano tra Campania e Calabria e risultano fittiziamente intestate a soggetti “prestanome”.
Gli accurati accertamenti dei finanzieri hanno permesso di ricostruire la posizione di 5 persone, le quali, sebbene prive di un reddito adeguato e di attività lavorative utili a dimostrare il possesso di un simile patrimonio, risultano intestatarie di ben 18 unità immobiliari e di 2 imprese attive nel settore vendita carburanti e immobiliare, gestite nell’interesse del clan.
L’opera “Patrimoni illeciti e strumenti di contrasto”, a firma del Magistrato Michele Prestipino Giarritta, di Paolo Carretta, Mirko Piersimoni e Giovanna Barletta, descrive in quasi 450 pagine, tutti gli istituti di contrasto all’accumulo, alla gestione e occultamento di patrimoni illeciti e il ruolo delle Forze dell’ordine in questa delicata attività, dando anche conto dell’evoluzione giurisprudenziale in materia.
“Patrimoni illeciti e strumenti di contrasto” di Michele Prestipino Giarritta, Paolo Carretta, Mirko Piersimoni Giovanna Barletta