Descrizione
Dagli anni ’90 dello scorso secolo, nel panorama internazionale lo studio della devianza delinquenziale giovanile si è sempre più sviluppato sul versante psicosociologico, dando vita così ad un movimento che sta fornendo delle nuove importanti spiegazioni: sposta l’attenzione dalla società genericamente considerata e dagli elementi di carattere prettamente individuale per concentrarla sugli aspetti cognitivi, sistemici e relazionali che più da vicino agiscono in
senso causale. Per di più tale modello sta offrendo delle strategie di prevenzione e recupero articolate in senso multisistemico, le sole capaci di dare risposte operative efficaci ai fenomeni delinquenziali. Questo libro è appunto un saggio psicosociologico di criminologia evolutiva, nel corso del quale si affrontano e si spiegano le problematiche ricorrendo alla epistemologia della “complessità”. Ne risulta così che la delinquenza è un fenomeno complesso che si origina all’interno di una fitta intelaiatura di interazioni e reciprocazioni dove, alle volte, trova anche il suo mantenimento. Nel volume si propone inoltre una sistematizzazione dei modelli criminologici più importanti ed attuali, delineando così una “criminologia integrata” attraverso la quale si può spiegare l’origine, l’escalation e la continuità delle condotte.
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Contenuti dell’Opera
La devianza delinquenziale giovanile
Il fenomeno: disagio, devianza e/o delinquenza?
La devianza
Le norme
La socializzazione
Il cambiamento delle norme
Le norme giuridiche
I ruoli
Il controllo (sociale)
Tipologie e classificazione delle devianze
La delinquenza
La delinquenza giovanile
Riepilogo conclusivo
Conoscere la delinquenza giovanile
Tre livelli di studio del fenomeno
La delinquenza è un fenomeno complesso
La rete
La dinamica dei sistemi
La psicosociologia del Corso di vita
Evoluzione del comportamento delinquenziale
Adolescenza: inizio ed escalation dei comportamenti delinquenziali
Continuità e cambiamento
Verso una criminologia integrata
Riepilogo conclusivo
I tratti individuali e la delinquenza
Gli studi genetici
Le teorie evoluzionistiche basate sulla “sintesi moderna”
Sistema Nervoso Centrale (SNC)
Sistema Nervoso Autonomo (SNA)
Fisiologia ormonale
La nuova biocriminologia
II cervello come elemento centrale fra gene e comportamento
Biologia, genere e crimine
La Teoria evolutiva del crimine di Terrie E. Moffitt
L’eziologia del comportamento delinquenziale
Predittori del comportamento delinquenziale stabile p
Aspetti critici dell’approccio somato-biologico nella comprensione della
devianza delinquenziale giovanile
I tratti individuali psicologici ed il comportamento delinquenziale
Giudizio, ragionamento morale e delinquenza
Le interpretazioni psicodinamiche
Lo “stile di vita” criminale
Riepilogo conclusivo
L’ambiente macro e microsociale
L’ecologia umana
La disorganizzazione sociale nelle grandi città
Le aree urbane e la devianza giovanile secondo Shaw e McKay
Alcune considerazioni critiche sul ruolo del quartiere nella genesi
della delinquenza giovanile
L’isolamento sociale
La famiglia ed i comportamenti delinquenziali giovanili
La struttura della famiglia
Le funzioni della famiglia
Gli stili genitoriali secondo la Baumrind
Transizioni familiari e delinquenza
Qual è la reale influenza della famiglia sul comportamento delinquenziale?
I gruppi giovanili e la delinquenza
Le reti amicali
La scuola
I fattori di rischio e quelli protettivi
Riepilogo conclusivo
Il controllo
La Teoria dei legami sociali
Gli elementi del legame tra individuo e società convenzionale
L’attaccamento
L’impegno a conformarsi agli obiettivi convenzionali
Il coinvolgimento
Le convinzioni (beliefs)
Validità dei concetti espressi da Hirschi
La Teoria generale del crimine
Gli elementi dell’autocontrollo
Le cause del basso autocontrollo
Conferme e aspetti critici della Teoria
Gli approcci interattivi al controllo
La Teoria interattiva della delinquenza di Terence P. Thornberry
Le traiettorie comportamentali
Gli sviluppi della Teoria di Thornberry
Riepilogo conclusivo
Apprendere la devianza delinquenziale
Le teorie di macrolivello: l’approccio criminologico di Marvin E. Wolfgang e Franco Ferracuti
Le tesi di una subcultura della violenza
Le teorie di microlivello Edwin H. Sutherland e Donald R. Cressey,
Clarence Ray Jeffery, Ronald Louis Akers
La Teoria delle associazioni differenziali
La Teoria del rinforzo differenziato
La Teoria dell’apprendimento sociale del crimine di Ronald L. Akers
L’apprendimento del comportamento deviante
Il processo di apprendimento sociale: i feed backs
Il modello SSSL
Validità empirica e alcune considerazioni di tipo concettuale sulla
Teoria dell’apprendimento sociale
Riepilogo conclusivo
Strain e delinquenza. La “General Strain Theory” di Robert S. Agnew
Strain e comportamento delinquenziale
I tipi di strain che maggiormente possono condurre al crimine
La delinquenza come strategia di coping
I fattori che aumentano la possibilità di un coping delinquenziale
I soggetti maggiormente esposti al rischio di un coping delinquenziale
Gli adolescenti fascia più a rischio
Stabilità e continuità del comportamento delinquenziale lungo il corso di vita
Alcune considerazioni conclusive sulla Teoria generale dello Strain
Le cognizioni delinquenziali
Il cognitivismo sociale e la delinquenza
Le convinzioni (beliefs)
Le distorsioni cognitive (bias)
Le distorsioni delinquenziali di primo e di secondo tipo
Il sistema di convinzioni delinquenziali (S.d.C.): il contributo di Glenn D. Walters
Gli schemi delinquenziali: il contributo di Simons e Harbin Burt
La struttura cognitiva criminogena secondo Simons e Harbin Burt
Riepilogo conclusivo
Essere e sentirsi un delinquente: etichetta ed identità p
La costruzione sociale della delinquenza: il marchio del deviante
Il percorso deviante
Ascesa, caduta e ripresa delle teorie dell’etichettamento
L’interazionismo simbolico: Sé e realtà
Role taking e role making
L’identità
Il Corso di vita
Applicazione dei concetti interazionisti alla comprensione dei comportamenti delinquenziali
Le valutazioni riferite, l’etichettamento genitoriale e la delinquenza
L’autocontrollo come controllo sociale secondo la concezione di Mead
Etichettamento e valutazioni riferite
Riepilogo conclusivo
Conclusione
Bibliografia citata