Nell’aprile scorso, i finanzieri di Venezia, coordinati dalla Procura Europea (EPPO) hanno scoperto una frode internazionale che ha portato a sequestri preventivi per circa 600 milioni di euro relativi a progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’elaborata frode ha coinvolto anche Romania, Austria e Slovacchia, con misure cautelari nei confronti di 24 persone, molte gravate da precedenti penali. I responsabili, in una fase del disegno criminoso, si sarebbero avvalsi di finanziamenti PNRR erogati da SIMEST, società partecipata di Cassa depositi e prestiti, che avrebbero dovuto sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Lo schema fraudolento si fondava sul deposito di bilanci aziendali falsi, per dimostrare l’operatività delle imprese richiedenti i finanziamenti, che erano in realtà inattive o del tutto fittizie.
Nel delicato e articolato scenario di attuazione del PNRR, si pone l’opera “Finanziamenti pandemici, bonus e P.N.R.R. Tutela penale e preventiva” a firma del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo e di due alti Ufficiali della Guardia di finanza. Il volume, nell’offrire una ricca rassegna della normativa di riferimento, mira a sostenere le Amministrazioni e gli attuatori del Piano e dedica un importante focus alle forme di “controllo preventivo” da parte dell’Amministrazione finanziaria e anche ai controlli antiriciclaggio.