Gli agenti della Divisione Anticrimine – Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniale della Questura di Napoli hanno approfondito i legami del boss della Camorra Salvatore D’Amico, detto “O’ Pirata”, esponente già condannato per reati di mafia e per reati commessi nella zona est di Napoli. I beni, sebbene formalmente intestati a familiari o terzi, risultavano acquisiti nel periodo in cui il condannato era attivo sul territorio e il valore sottoposto a sequestro ammonta a circa 6 milioni di euro, tra appartamenti, conti correnti e altre disponibilità finanziarie e complessi d’impresa, attivi nel commercio carburanti.
Il volume “Patrimoni illeciti e strumenti di contrasto” a firma del Magistrato Michele Prestipino Giarritta, di Paolo Carretta, Mirko Piersimoni e Giovanna Barletta descrive in quasi 450 pagine, tutti gli istituti di contrasto all’accumulo e alla gestione/occultamento di patrimoni illeciti e il ruolo delle Forze dell’ordine in questa delicata attività, dando anche conto dell’evoluzione giurisprudenziale in materia.